martedì 27 novembre 2007

Manualinux 6.5



Oggi voglio parlarvi di un sito mooolto interessante per molti di voi che si affacciano per le prime volte al mondo del pinguino (linux).
Esistono in rete moltissime guide e oggi voglio segnalarvi questo sito molto interessante: MANUALINUX
Manualinux è un manuale su cui si trovano tantissime informazioni sull'uso di Linux. Gli articoli spaziano dall'uso della shell, all'installazione dei programmi, dalla configurazione della rete a quella del kernel e molto altro ancora.Potete tranquillamente leggere tutto quelloche vi puo interessare oppure salvarlo direttamente.
Trovate tutto a «questo link»
:) buona lettura a tutti
COMMENTI BEN ACCETTI OVVIAMENTE :D

domenica 25 novembre 2007

Mac OSX è uno UNIX a tutti gli effetti



San Francisco (USA) - All'inizio della settimana, con un annuncio passato in sordina, il consorzio The Open Group (TOG) ha comunicato che le versioni client e server di Mac OS X 10.5 (Leopard) hanno ottenuto la certificazione allo standard UNIX 03. Tale riconoscimento attesta la conformità di Leopard ai più recenti standard UNIX sviluppati da TOG Platform Forum per la Single UNIX Specification versione 3.

L'ultima incarnazione di Mac OS X entra così ufficialmente a far parte della famiglia di sistemi operativi UNIX, la stessa alla quale appartengono anche Sun Solaris, HP-UX e IBM AIX, e che prima d'ora non aveva mai accolto un sistema operativo basato - come Mac OS X - sul codice open source di BSD. Da sottolineare come Leopard sia attualmente il sistema operativo UNIX con il desktop environment più maturo e avanzato, adatto a girare anche sui sistemi consumer.

Va precisato che sul mercato esistono diverse altre piattaforme derivate da UNIX, ma quelle non conformi allo standard di TOG vengono generalmente definite "Unix-like".
"Per oltre dieci anni la Single UNIX Specification ha costantemente fornito agli utenti finali scalabilità e stabilità, un marchio d'autenticità di un vero e collaudato standard tecnologico", ha affermato Allen Brown, president e CEO di TOG.

Un sistema operativo che supporta la Single UNIX Specification fornisce agli sviluppatori un insieme di interfacce standard che semplificano il porting delle applicazioni tra sistemi operativi UNIX differenti. In sostanza, ciò significa che presto sarà possibile far girare su Mac OS X 10.5 un'ampia gamma di applicazioni certificate UNIX 03 e sviluppate da società come IBM, Sun, HP e Fujitsu.

Il rispetto della specifica Single UNIX Specification garantisce inoltre alle aziende che un determinato sistema operativo risponda a certi requisiti base di sicurezza e funzionalità.

La benedizione di TOG potrebbe fornire ad Apple un grande aiuto nel promuovere Mac OS X come alternativa, nel mondo enterprise, ai classici sistemi operativi UNIX e Unix-like. Un settore, quello aziendale, dove Apple sta tentando di portare la stessa filosofia adottata nel desktop: fornire agli utenti strumenti anche molto sofisticati, spesso presi dal canale open source, ma sempre accompagnati da interfacce grafiche capaci di celarne la complessità di fondo.

FONTE NOTIZIA: PuntoInfornatico

Microsoft vende

Stando ad un articolo pubblicato su InformationWeek, Microsoft avrebbe recentemente concluso l’ennesimo accordo sulle “licenze” di Linux,

Stando ad un articolo pubblicato su InformationWeek, Microsoft avrebbe recentemente concluso l’ennesimo accordo sulle “licenze” di Linux, questa volta con un produttore giapponese di stampanti ( Kyocera Mita ): l’accordo garantirebbe all’azienda del sol levante la possibilità di utilizzare soluzioni embedded basate su Linux, anche se inclusive di tecnologie brevettate da Microsoft ( quali siano non è dato saperlo ). Il colosso di Redmond, invece, potrà includere in Windows ed Office tecnologia brevettata dalla partner.

Come diceva un noto conduttore televisivo “la domanda ora sorge spontanea”: per quale assurdo motivo una società dovrebbe acquistare da Microsoft delle “licenze” per poter sviluppare con Linux? Ai posteri l’ardua sentenza…

via | Slashdot
Fonte :OsS|blog.it

giovedì 22 novembre 2007

Richard Stallman: "Con i miei principi cambio la vita agli utenti e sto lanciando tanti business alternativi"



Richard Stallman, l’anarchico dei computer, pretende due promesse da ogni intervistatore. E si spiega con l’energia del profeta e la calma del professore: «Prima condizione: Non confondete mai il mio sistema operativo con Linux». «Secondo: il mio sistema non è assolutamente “open source”. Capito? Altrimenti quanto dirò non avrà valore». E poi chiede una cortesia (sebbene anarchico, è attento alle forme). Non ama essere chiamato mister Stallman. Lui è Dr. Stallman.

Dottor Stallman, lei è celebre per essere il padre del «Free software movement» e per le crociate contro Microsoft e Apple: è appena stato in Italia a parlare del suo movimento, che continua a crescere. Ha un’idea di quanti sono i suoi seguaci?
«Non ne ho assolutamente idea».

E’ sicuro?
«Il mio movimento significa libertà e, quindi, non c’è nessuno che si occupi di controlli simili. Il principio è che nessuno deve dire a nessun altro che cosa sta facendo. Comunque c’è chi fa lo stesso delle stime».

E quindi? Di che ordine di grandezza si parla?
«Circa 10 milioni di persone e un milione di “developers”, i creativi».

Di recente chi l’ha più colpita di questa «tribù» globale?
«Nello Stato indiano del Kerala molte scuole cominciano a utilizzare il free software: ancora due-tre anni e saranno milioni gli studenti coinvolti».

Nell’altro grande emergente, invece, la Cina, non avete altrettanta fortuna: perché?
«Perché l’idea di collaborazione e condivisione, che è alla base della nostra filosofia, è guardata con sospetto, come una sgradevole eredità del comunismo».

In realtà, anche in Occidente, sono molti gli scettici: provi a convincerli.
«Il mio movimento è “libero”! Io uso questa parola italiana, perché è molto meglio di “free”. Significa che non è gratis, ma libero, appunto. L’idea è che chi utilizza un software dev’essere libero, sia di usarlo sia di modificarlo. Al contrario il software non libero tiene le persone divise e le lascia indifese».

Quindi si possono anche fare i soldi?
«Se si vuole, sì. E’ un aspetto secondario: non mi interessa. A me interessa - lo ripeto - la libertà».

Il suo sistema operativo, però, ha dei limiti: non è così?
«Ho cominciato nell’83, sviluppando un sistema compatibile con Unix e l’ho chiamato GNU, che è il nome di un animale africano, ma è anche e soprattutto una sigla che significa “GNU is Not Unix”. Abbiamo scritto le varie parti da quelli che chiamiamo in gergo gli “scratch”, scarti presi qua e là».

Costruirlo è stato un processo laborioso ed è per questo che avete avuto bisogno di un alleato, Linux.
«Linux ha fornito il “kernel”, il nucleo del sistema operativo, che deve fornire ai processi un accesso sicuro e controllato all’hardware, ma Linux è diverso da noi».

In che senso?
«Collabora con noi, però non ha le nostre preoccupazioni ed evita di sollevare le questioni etiche che tanto ci stanno a cuore».

Lei sostiene di voler liberare gli individui, ma poi riconosce che il free software, quando viene modificato, può essere non solo scambiato, ma anche venduto. Allora, implicitamente, riconosce che esiste la «proprietà intellettuale». O no?
«Questo è un grosso errore! Lei - e tanti altri - si aspetta che mi dichiari a favore o contro. Ma la definizione “proprietà intellettuale” non è un insieme coerente. In realtà si riferisce a principi diversi e a leggi diverse. In gioco c’è il copyright, ci sono le norme sui brevetti, le disposizioni nazionali e internazionali sul commercio... Non ha senso mischiare tutto e mi rifiuto di usare questa formula: altrimenti si fa il gioco degli avvocati, che mistificano questioni differenti».

Lei, però, non risponde.
«Per rispondere devo prima chiarire i concetti e le idee. Al centro ci devono essere i diritti delle persone che utilizzano il software e, d’altra parte, è giusto riconoscere quelli di chi lo sviluppa: non ci vedo alcuna contraddizione. Grazie al free software, infatti, si aprono nuove strade per il business».

Per esempio?
«Solo in Francia, per esempio, oggi ci sono più di 10 mila posti di lavoro grazie a società nate dal free software».

Lei riconosce il business «mini», ma si scatena contro il «maxi», come Microsoft e Apple: secondo la sua filosofia, non c’è possibilità di compromesso? «No».

Spieghi.
«Queste società progettano il software per controllare il mondo e ostacolare l’innovazione democratica».

Non le sembra un attacco demagogico?
«No, per me sono il male, perché contraddicono le quattro libertà del mio movimento».

Ce le ricordi.
«Ce ne sono quattro, definite da 0 a 3. La 0 è la libertà di usare il software come si vuole. La 1 è la libertà di studiare e cambiare il codice “source code” come si vuole. La 2 è la libertà di copiare e distribuire il software come si vuole. La 3 è la libertà di creare e distribuire versioni modificate, come si vuole. Con queste quattro libertà gli utenti hanno il pieno controllo dei loro computer e possono utilizzarli per cooperare in una comunità».

Addio copyright, allora.
«Invece del copyright ho lanciato il copyleft: la condizione obbliga che chi modifica un software consenta a qualcun altro ulteriori modifiche, con lo stesso grado di libertà. Così la catena non si interrompe mai».

E’ un principio che su Internet sta raccogliendo consensi.
«Sì. E sulla Rete è fondamentale battersi per preservare la libertà, anche se ci sono molti casi di controllo e di censura».

Si sente un profeta?
«No! Non ho un’organizzazione centralizzata, che possa prendere decisioni e condizionare le persone».

Ma lei ha creato la Free Software Foundation.
«Che si limita a promuovere iniziative e campagne. Per chi lo vuole!».Richard Stallman, l’anarchico dei computer, pretende due promesse da ogni intervistatore. E si spiega con l’energia del profeta e la calma del professore: «Prima condizione: Non confondete mai il mio sistema operativo con Linux». «Secondo: il mio sistema non è assolutamente “open source”. Capito? Altrimenti quanto dirò non avrà valore». E poi chiede una cortesia (sebbene anarchico, è attento alle forme). Non ama essere chiamato mister Stallman. Lui è Dr. Stallman.

Dottor Stallman, lei è celebre per essere il padre del «Free software movement» e per le crociate contro Microsoft e Apple: è appena stato in Italia a parlare del suo movimento, che continua a crescere. Ha un’idea di quanti sono i suoi seguaci?
«Non ne ho assolutamente idea».

E’ sicuro?
«Il mio movimento significa libertà e, quindi, non c’è nessuno che si occupi di controlli simili. Il principio è che nessuno deve dire a nessun altro che cosa sta facendo. Comunque c’è chi fa lo stesso delle stime».

E quindi? Di che ordine di grandezza si parla?
«Circa 10 milioni di persone e un milione di “developers”, i creativi».

Di recente chi l’ha più colpita di questa «tribù» globale?
«Nello Stato indiano del Kerala molte scuole cominciano a utilizzare il free software: ancora due-tre anni e saranno milioni gli studenti coinvolti».

Nell’altro grande emergente, invece, la Cina, non avete altrettanta fortuna: perché?
«Perché l’idea di collaborazione e condivisione, che è alla base della nostra filosofia, è guardata con sospetto, come una sgradevole eredità del comunismo».

In realtà, anche in Occidente, sono molti gli scettici: provi a convincerli.
«Il mio movimento è “libero”! Io uso questa parola italiana, perché è molto meglio di “free”. Significa che non è gratis, ma libero, appunto. L’idea è che chi utilizza un software dev’essere libero, sia di usarlo sia di modificarlo. Al contrario il software non libero tiene le persone divise e le lascia indifese».

Quindi si possono anche fare i soldi?
«Se si vuole, sì. E’ un aspetto secondario: non mi interessa. A me interessa - lo ripeto - la libertà».

Il suo sistema operativo, però, ha dei limiti: non è così?
«Ho cominciato nell’83, sviluppando un sistema compatibile con Unix e l’ho chiamato GNU, che è il nome di un animale africano, ma è anche e soprattutto una sigla che significa “GNU is Not Unix”. Abbiamo scritto le varie parti da quelli che chiamiamo in gergo gli “scratch”, scarti presi qua e là».

Costruirlo è stato un processo laborioso ed è per questo che avete avuto bisogno di un alleato, Linux.
«Linux ha fornito il “kernel”, il nucleo del sistema operativo, che deve fornire ai processi un accesso sicuro e controllato all’hardware, ma Linux è diverso da noi».

In che senso?
«Collabora con noi, però non ha le nostre preoccupazioni ed evita di sollevare le questioni etiche che tanto ci stanno a cuore».

Lei sostiene di voler liberare gli individui, ma poi riconosce che il free software, quando viene modificato, può essere non solo scambiato, ma anche venduto. Allora, implicitamente, riconosce che esiste la «proprietà intellettuale». O no?
«Questo è un grosso errore! Lei - e tanti altri - si aspetta che mi dichiari a favore o contro. Ma la definizione “proprietà intellettuale” non è un insieme coerente. In realtà si riferisce a principi diversi e a leggi diverse. In gioco c’è il copyright, ci sono le norme sui brevetti, le disposizioni nazionali e internazionali sul commercio... Non ha senso mischiare tutto e mi rifiuto di usare questa formula: altrimenti si fa il gioco degli avvocati, che mistificano questioni differenti».

Lei, però, non risponde.
«Per rispondere devo prima chiarire i concetti e le idee. Al centro ci devono essere i diritti delle persone che utilizzano il software e, d’altra parte, è giusto riconoscere quelli di chi lo sviluppa: non ci vedo alcuna contraddizione. Grazie al free software, infatti, si aprono nuove strade per il business».

Per esempio?
«Solo in Francia, per esempio, oggi ci sono più di 10 mila posti di lavoro grazie a società nate dal free software».

Lei riconosce il business «mini», ma si scatena contro il «maxi», come Microsoft e Apple: secondo la sua filosofia, non c’è possibilità di compromesso? «No».

Spieghi.
«Queste società progettano il software per controllare il mondo e ostacolare l’innovazione democratica».

Non le sembra un attacco demagogico?
«No, per me sono il male, perché contraddicono le quattro libertà del mio movimento».

Ce le ricordi.
«Ce ne sono quattro, definite da 0 a 3. La 0 è la libertà di usare il software come si vuole. La 1 è la libertà di studiare e cambiare il codice “source code” come si vuole. La 2 è la libertà di copiare e distribuire il software come si vuole. La 3 è la libertà di creare e distribuire versioni modificate, come si vuole. Con queste quattro libertà gli utenti hanno il pieno controllo dei loro computer e possono utilizzarli per cooperare in una comunità».

Addio copyright, allora.
«Invece del copyright ho lanciato il copyleft: la condizione obbliga che chi modifica un software consenta a qualcun altro ulteriori modifiche, con lo stesso grado di libertà. Così la catena non si interrompe mai».

E’ un principio che su Internet sta raccogliendo consensi.
«Sì. E sulla Rete è fondamentale battersi per preservare la libertà, anche se ci sono molti casi di controllo e di censura».

Si sente un profeta?
«No! Non ho un’organizzazione centralizzata, che possa prendere decisioni e condizionare le persone».

Ma lei ha creato la Free Software Foundation.
«Che si limita a promuovere iniziative e campagne. Per chi lo vuole!».

lunedì 19 novembre 2007

Nasce il forum ufficiale italiano di KDE



Molti utenti chiedono sempre quesiti sul famosissimo KDE,l'interfaccia grafica molto usata dagli utenti linuxiani,ed è per questo motivo che è arrivata la notizia della nuova apertura di un forum dedicato esclusivamente a KDE.Potete chiedere qualsiasi cosa dopo aver effettuato la registrazione e potete
avere la possibilità di ricevere direttamente nella vostra casella email le informazioni sugli eventi KDE Italia e per poter scambiare opinioni e pareri, cercare soluzioni a problemi insieme agli altri utenti di KDE Italia tramite il forum.

Trovate tutto questo a «questo link»

COMMENTI BEN ACCETTI

domenica 18 novembre 2007

Dolphin in KDE4 OTTIMO GESTORE FILE

Un'applicazione che tutti quotidianamente usiamo è il gestore di file: per gli utenti di KDE questo ruolo è sempre stato ricoperto da Konqueror. In KDE 4 una delle novità è rappresentata proprio dall'introduzione di un nuovo gestore di file di default: Dolphin ( Konqueror c'è ma è stato delegato di default al solo ruolo di browser ). Vediamo come si presenta Dolphin e quali sono le funzionalità che offre.

Il primo impatto ci mette di fronte ad un classico schema con una barra dei menu, una barra degli strumenti con qualche pulsante, una barra di navigazione, una barra di stato in cui è presente un indicatore dello spazio rimanente sul disco ed un pannello laterale in cui sono presenti dei collegamenti. Niente di nuovo potrebbe sembrare ma già qui c'è una novità: la barra di navigazione. Infatti non è visualizzata la classica barra di navigazione in cui inserire il percorso ma un'icona con il nome della cartella. Sia l'icona che il nome sono dei pulsanti. Cliccando sull'icona si ha una scorciatoia per i collegamenti presenti nel pannello, mentre sul nome premendo col tasto sinistro si viene portati in quella cartella, mentre col tasto destro c'è la possibilità di modificare il percorso.

FOTO:

Questa prima vista ci mette di fronte ad un qualcosa di pulito, essenziale forse un po' scarno.
E' infatti possibile aggiungere dal menu vista altri tre pannelli: uno relativo alla visualizzazione delle informazioni sui file, un altro che permette la visualizzazione del file system ad albero ed uno che integra la konsole nella finestra di Dolphin.
E' utile perchè selezionando un file viene visualizzata un'anteprima, il tipo di file, la dimensione, la data dell'ultima modifica.
Inoltre si può avere pure una visualizzazione a tre colonne,ed ecco uno screenshot per farvi capire di cosa sto parlando:

E questo è ciò che appare a prima vista. Andando a spulciare i menu, oltre alle classiche cose che si trovano ve ne sono altre due interessanti. Una è nel menu vista ed è la visualizzazione a gruppi. Selezionando tale visualizzazione i file saranno uniti in gruppi e la tipologia del gruppo dipende dal tipo di ordinamento che state utilizzando. Per es. se state utilizzando un ordinamento delle icone per nome, visualizzando in gruppi avrete gruppi diversi per ogni lettera dell'alfabeto e ad ogni gruppo apparterranno i file inizianti per tale lettera. Ed i modi di ordinare le icone e dunque di creare gruppi sono vari: si va dal nome appunto al tipo di file, dalla dimensione ai permessi o dal voto del file alle etichette. Insomma c'è da divertirsi. La seconda novità la si trova nel menu tools. In questo menu oltre alla ricerca per file è presente un filtro. Attivando il fiiltraggio si attiva una barra in cui potete inserire il nome del file da ricercare nella cartella in cui vi trovate e il filtraggio è praticamente istantaneo, anzi nella maggioranza dei casi il file sarà filtrato prima che abbiate anche completamente finito di scrivere il nome.

Ciò per quanto riguarda le funzionalità. Dal punto di vista estetico Dolphin presenta una grafica minuziosa e pulita, basata sul tema base di KDE 4 che è Oxygen. Inoltre è possibile ammirare una serie di animazioni molto carine, per es. nel momento in cui si seleziona un file vi è un'animazione nel creare l'anteprima nel pannello delle informazioni. Ma è solo un esempio.Non vi resta che provarlo e vi renderete conto che ha moltissime nuove funzionalità rispetto alle versioni precedenti.A mio parere direi ottimo questo KDE4 ;)

COMMENTI BEN ACCETTI

Parlamento Europeo/1 Beppe Grillo


Sono stato invitato da Giulietto Chiesa al Parlamento Europeo insiema a Luigi De Magistris e a Marco Travaglio. Abbiamo discusso dei fondi europei che arrivano in Italia, di dove vanno, di come sono spesi. Io ho chiesto trasparenza sulla loro destinazione o il blocco dei fondi all'Italia. I fondi sono una partita di giro, noi li diamo all'Europa con le nostre tasse e l'Europa ne restituisce una parte. Oggi pubblico il mio intervento iniziale, seguiranno nei prossimi giorni quelli di De Magistris, di Travaglio e dei deputati europei presenti in sala.

"Io non so perchè sono qua ... è l'ultima spiaggia. Io faccio un po' di comunicazione cercando di divertire il mio prossimo, ma non è il caso di oggi a giudicare dalle vostre facce.
Il problema è che nel mio Paese la comunicazione è finita. Io vengo a fare una supplica; una gran parte di criminalità e di illegalità proviene da qua, dai fondi europei. Vengo con una preghiera dal cuore: non date più una lira all'Italia! Fatelo per il nostro bene, è come finanziare Bokassa.
Sono state scoperte 1221 frodi, 5 volte la media europea. Riusciamo a utilizzare solo il 43-44% di questi soldi. Ma di chi sono questi soldi? Una piccola parte di questi soldi sono anche miei. Che giro fanno? Noi diamo circa dieci-dodici miliardi di euro all'Unione Europea che ne restituisce cinque-dieci. Questa è una sorta di riciclaggio di denaro sporco. Invece di dare e ricevere questi soldi, vi supplico, non datecene più noi non ve ne diamo più, li usiamo noi cercando di farlo in una maniera più decorosa.
I cittadini non sanno nulla di queste cose. Se si parla a un cittadino dell'Unione Europea, non sa nulla. Non si sa cosa sia, se funzioni ... si è tentato di fare una Costituzione che ho letto e mi è venuto un mezzo esaurimento nervoso. Nessuno sa niente, solo che i sedili degli autobus sono di 30 cm, sappiamo che c'è la carta d'identità dei cani. Fate delle leggi con 26 eccezioni. In Olanda puoi farti uno spinello, in Italia ti fai 4 anni di galera. Cos'è diventata questa Europa?
Sui soldi noi vogliamo un po' di chiarezza. Sarebbe bello che invece di passare per le Regioni, che ormai sono un'associazione a delinquere nel nostro Paese, fossero monitorati attraverso la Rete. C'è Internet, che in Italia quasi non si sa cosa sia. Ci sono politici di settant'anni mentre qui ci sono ragazzi che sanno usare la Rete. La Rete è una forma di controllo, non si un ruba attraverso la Rete. Mettete tutte le cifre, i passaggi dei soldi in Rete in modo che qualsiasi cittadino li controlla. O fate così, o non mandateci più nienti.
Prodi, sul Financial Times ha risposto a una domanda: quanti rumeni sono entrati in Italia? Risposta: "Nobody knows". Non lo sa nessuno. C'era un fondo di 200 milioni di euro per l'accoglienza e non l'abbiamo usato. Non si parla di moratoria. E allora con questi soldi cosa vogliamo fare, accogliere stranieri che non ci stanno più o finanziare le aziende per farle rimanere in Italia?
In Romania ci sono 22.000 aziende italiane che hanno preso dei soldi. Questi soldi vanno dati alle aziende per rimanere in Italia. Io non voglio che ci mandiate più niente! Adesso vi spiegherà un esperto dove vanno a finire i vostri soldi. Vi ripeto: voi state finanziando Bokassa." Beppe Grillo

FONTE NOTIZIA: BeppeGrillo.it

Parlamento Europeo/1 Beppe Grillo


Sono stato invitato da Giulietto Chiesa al Parlamento Europeo insiema a Luigi De Magistris e a Marco Travaglio. Abbiamo discusso dei fondi europei che arrivano in Italia, di dove vanno, di come sono spesi. Io ho chiesto trasparenza sulla loro destinazione o il blocco dei fondi all'Italia. I fondi sono una partita di giro, noi li diamo all'Europa con le nostre tasse e l'Europa ne restituisce una parte. Oggi pubblico il mio intervento iniziale, seguiranno nei prossimi giorni quelli di De Magistris, di Travaglio e dei deputati europei presenti in sala.

"Io non so perchè sono qua ... è l'ultima spiaggia. Io faccio un po' di comunicazione cercando di divertire il mio prossimo, ma non è il caso di oggi a giudicare dalle vostre facce.
Il problema è che nel mio Paese la comunicazione è finita. Io vengo a fare una supplica; una gran parte di criminalità e di illegalità proviene da qua, dai fondi europei. Vengo con una preghiera dal cuore: non date più una lira all'Italia! Fatelo per il nostro bene, è come finanziare Bokassa.
Sono state scoperte 1221 frodi, 5 volte la media europea. Riusciamo a utilizzare solo il 43-44% di questi soldi. Ma di chi sono questi soldi? Una piccola parte di questi soldi sono anche miei. Che giro fanno? Noi diamo circa dieci-dodici miliardi di euro all'Unione Europea che ne restituisce cinque-dieci. Questa è una sorta di riciclaggio di denaro sporco. Invece di dare e ricevere questi soldi, vi supplico, non datecene più noi non ve ne diamo più, li usiamo noi cercando di farlo in una maniera più decorosa.
I cittadini non sanno nulla di queste cose. Se si parla a un cittadino dell'Unione Europea, non sa nulla. Non si sa cosa sia, se funzioni ... si è tentato di fare una Costituzione che ho letto e mi è venuto un mezzo esaurimento nervoso. Nessuno sa niente, solo che i sedili degli autobus sono di 30 cm, sappiamo che c'è la carta d'identità dei cani. Fate delle leggi con 26 eccezioni. In Olanda puoi farti uno spinello, in Italia ti fai 4 anni di galera. Cos'è diventata questa Europa?
Sui soldi noi vogliamo un po' di chiarezza. Sarebbe bello che invece di passare per le Regioni, che ormai sono un'associazione a delinquere nel nostro Paese, fossero monitorati attraverso la Rete. C'è Internet, che in Italia quasi non si sa cosa sia. Ci sono politici di settant'anni mentre qui ci sono ragazzi che sanno usare la Rete. La Rete è una forma di controllo, non si un ruba attraverso la Rete. Mettete tutte le cifre, i passaggi dei soldi in Rete in modo che qualsiasi cittadino li controlla. O fate così, o non mandateci più nienti.
Prodi, sul Financial Times ha risposto a una domanda: quanti rumeni sono entrati in Italia? Risposta: "Nobody knows". Non lo sa nessuno. C'era un fondo di 200 milioni di euro per l'accoglienza e non l'abbiamo usato. Non si parla di moratoria. E allora con questi soldi cosa vogliamo fare, accogliere stranieri che non ci stanno più o finanziare le aziende per farle rimanere in Italia?
In Romania ci sono 22.000 aziende italiane che hanno preso dei soldi. Questi soldi vanno dati alle aziende per rimanere in Italia. Io non voglio che ci mandiate più niente! Adesso vi spiegherà un esperto dove vanno a finire i vostri soldi. Vi ripeto: voi state finanziando Bokassa." Beppe Grillo

FONTE NOTIZIA: BeppeGrillo.it

giovedì 15 novembre 2007

Navigatore satellitare su Linux con il programma GPSDrive



Oggi voglio parlarvi di come si può fare in modo che il nostro computer notebook possa divenire un navigatore satellitare senza spendere un EURO! :D

Innanzitutto vediamo i requisiti che servono:

1° computer con installato Linux (io ho usato la mia fidatissima Debian ma anche su Ubuntu funziona! )
2° Periferica Bluetooth integrata o esterna
3° Antenna GPS Bluetooth (ormai si trovano dappertutto a cifre ragionevoli)
4° Connessione a internet almeno durante l'installazione cosi da poter configurare tutto e scaricare le vostre mappe)
5° ...un pizzico di pazienza :)

iniziamo subito...
prima di tutto installiamo i pacchetti necessari per far funzionare la periferica bluetooth,quindi da terminale:

apt-get install bluez-pin (*Ubuntisti non scordatevi il sudo davanti al comando :) )
apt-get install bluez-utils (*idem come sopra!)

adesso bisogna riavviare il servizio bluetooth con il comando:

/etc/init.d/bluetooth restart (Ubuntisti.....ricordatevi...bhe lo sapete :P )

Ora accendete il GPS Bluetooth e bisogna verificare quale sia il suo mac address,quindi si usa da terminale il comando:

hcitool scan

...il risultato sarà simile a questo output:
jas@Debby:~#hcitool scan
Scanning …
00:16:CF:DC:B9:81 landsraad-0
00:15:4B:51:13:C5 GPS-HAM4

quindi il mac address del mio GPS è 00:15:4B:51:13:C5
bisogna verificare su quale canale stà lavorando,quindi sempre da terminale:

sdptool browse 00:15:4B:51:13:C

e l'output sarà circa cosi:

Browsing 00:15:4B:51:13:C …
Service Name: SPP
Service RecHandle: 0×90001
Service Class ID List:
“Serial Port” (0×1101)
Protocol Descriptor List:
“L2CAP” (0×0100)
“RFCOMM” (0×0003)
Channel: 3
Language Base Attr List:
code_ISO639: 0×623b
encoding: 0×6a
base_offset: 0×100

...abbiamo avuto il risultato sperato,il GPS lavora sul canale 3 e quindi dobbiamo creare,o modificate se esiste, il file /etc/bluetooth/rfcomm.conf, inserendo le informazioni che abbiamo ricavato (mac address e canale),quindi editatelo o createlo con il vostro editor preferito.Dovrebbe essere circa cosi:

#
# RFCOMM configuration file.
#

rfcomm4 {
bind yes;
device 00:15:4B:51:13:C;
channel 3;
comment “Serial Port”;
}

salvate il file ovviamente! :)

Adesso collegate il vostro PC al GPS BT creando sempre da terminale,una porta seriale chiamata /dev/rfcomm4 in questo modo:

rfcomm 4 connect

Se tutto e’ andato bene otterremo questo risultato dopo aver dato il seguente comando:

jas@Debby:~#rfcomm connect 4
Connected /dev/rfcomm4 to 00:15:4B:51:13:C on channel 3
Press CTRL-C for hangup

Perfetto! adesso il nostro pc è collegato all'antenna GPS ma per rilevare posizione ecc servono ancor qualche pacchetto...installiamoli...

..da terminale:

apt-get install gpsd gpsdrive

ora bisogna far si che il demone gpsd si colleghi alla porta del nostro bluetooth,quindi diamo il comando:

gpsd /dev/rfcomm4

..benissimo...tutto ok! :)

Adesso lanciate il programma gpsdrive e godetevi il vostro navigatore satellitare sul vostro pc :)
Vi posto una foto per farvi capire com'è:

Non è proprio il massimo però lo stò provando e devo dire che funziona egregiamente :)

Commenti ben accetti naturalmente!

mercoledì 14 novembre 2007

Ammastelliamoci!!!


FONTE NOTIZIA: BeppeGrillo.it

Sto rientrando dalla sede del Parlamento Europeo di Strasburgo, in macchina. Sono passato anche attraverso una bufera di neve in Svizzera. Superate le Alpi mi hanno informato al cellulare che Clemente Mastella, ministro di Casta e Ingiustizia, mi ha querelato. Secondo l'Ansa: "a mandare su tutte le furie Mastella é un'altra frase di Grillo, riportata da diversi quotidiani: "La magistratura è stata fermata dalla politica. Una volta, nel 1992, con Falcone e Borsellino si usava il tritolo. Oggi interviene direttamente il ministro della Giustizia".
Cosa avrò di detto di sbagliato? Ho sbagliato esplosivo? Nel 1992 non hanno usato il tritolo?O forse la politica non è intervenuta in alcun modo nell'indagine Why Not? O Mastella non è mai stato ministro?
Chi condivide i tre punti incriminati:
1 - La magistratura è stata fermata dalla politica
2 - Una volta con Falcone e Borsellino si usava il tritolo
3 - Oggi interviene direttamente il ministro della Giustizia

può sottoscrivere con il suo nome e cognome l'iniziativa: "Anch'io sono ammastellato" e riportare il box sul suo blog per diffonderla.

La querela mi fa piacere, vuol dire che Clemente Mastella sarà finalmente costretto a chiarire in un pubblico dibattimento se ci sono state interferenze nell'inchiesta Why Not e chi le ha avviate. Siamo tutti curiosi...

martedì 13 novembre 2007

Raccolta di programmi "open source" per Windows della migliore qualita':


Linux@studenti (open@polito - Politecnico di Torino) ha rilasciato. TheOpenCD Edizione Italiana 3.3, raccolta di programmi open source per Windows della migliore qualita'! :)

Disponibile il download al seguente «LINK»

Sono stati aggiornati alla versione piu' recente: Firefox (2.0.0.7), OpenOffice (2.3.0), Thunderbird (2.0.0.6), SeaMonkey (1.1.4), ClamWin (0.91-2),Pidgin (2.2.1), VLC (0.8.6c), FileZilla (3.0.1), TightVNC (1.3.9), GIMP (2.2.17), Blender (2.45), Inkscape (0.45.1-1), Scite
(1.74-1), Dia (0.96.1-7), Tribler (4.1.6), WinHTTrack (3.41-3), Tux Paint (0.9.17) e SokobanYASC (1.400).

E' possibile consultare online una dimostrazione dei contenuti della nuova versione a «questo link» (si consiglia l'utilizzo di Firefox o altro browser Gecko)

TheOpenCD ha ottenuto il bollino di qualità Indire (Istituto Nazionale di Documentazione per l'Innovazione e la Ricerca Educativa)

Cinquemila copie di TheOpenCD sono in distribuzione gratuita, fino ad esaurimento scorte, agli studenti del Politecnico di Torino. E' permesso e incoraggiato l'uso e la copia di tutto il materiale distribuito da linux@studenti così come definito dalle rispettive licenze di utilizzo. linux@studenti esiste grazie all'attività per lo
più volontaria degli studenti del Politecnico di Torino.

Ubuntu-Xubuntu !!! Per pc datati !!!

Xubuntu è una versione di Ubuntu pensata apposta per computer "datati",cioè con poche risorse o vecchi insomma per farvi capire meglio :P
...ecco qui un semplice screenshot di quello che avrete dopo averla installata:

I requisiti minimi di sistema sono inferiori rispetto ad Ubuntu con GNOME (Ubuntu) o Ubuntu con KDE (Kubuntu). Xubuntu usa Xfce, un ambiente desktop che la rende ideale per macchine vecchie o poco potenti, reti thin-client, o per chi vuole ottenere maggiori prestazioni dal proprio computer.

AGGIORNAMENTI:
Gli aggiornamenti di software in Gutsy sono Pidgin 2.2.0, che è il nuovo nome di Gaim, Gimp 2.4, ed altri aggiornamenti minori di altri programmi.

Configurazione degli schermi e grafica:

La nuova applicazione Schermi e Grafica permette di cambiare facilmente le impostazioni grafiche e configurare l'uso contemporaneo di più schermi. In più, se il server X cade, si sarà portati in una "modalità grafica sicura" che permetterà di riconfigurarlo usando questa applicazione.

Supporto Ntfs-3g incluso di default,incoltre è possibile non solo leggere, ma anche scrivere su una partizione Windows NTFS.:P
Ha tutto quello che puo servire per far qualsiasi cosa facciate con Gnome o Kde:
masterizzazione
messaggistica immediata
riproduzione filmati dvd divx ecc ecc
riproduzione mp3 e tutti gli altri file audio
...e moltissime altre cose...
ha inoltre un gestore di rete che rende semplice passare da un rete all'altra al volo,senza dover riconfigurare tutto e perdere tempo prezioso:)

Sicuramente una distro da provare sul vostro vecchio pc :P
...cosa che nn potreste fare usando WinzozzXP o sVista :P

««« Buon Linux a tutti »»»

lunedì 12 novembre 2007

Assassinii (di massa) sul lavoro



Nel 2006 ci sono stati 1302 morti sul lavoro, 930 mila infortuni, circa 27 mila invalidi. Un costo sociale di 41 miliardi di euro ogni anno. 5/6 tesoretti.
Nel 2007 il numero sarà superato senza problemi. Solo lo scorso 5 novembre sono state assassinate sul lavoro 5 persone. I loro nomi erano Immacolata, Alan, Francesco, Cristiano e Paul.
E’ una guerra che i giornali non raccontano, i che politici ignorano o usano.
Bisogna domandarsi perchè un uomo o una donna decida di lavorare a rischio della sua vita. Non sono mai morti casuali, chi muore sa di affrontare un pericolo. Decide di farlo perchè ha dei figli, per pagare il mutuo della sua casa o semplicemente per sopravvivere. Lo fa perchè senza diritti, clandestino o precario con una lettera di licenziamento prefirmata, così, se alza la voce, si licenzia da solo.
Ci sono più caduti in Italia in un anno che soldati statunitensi nella guerra in Iraq. Non basta? Dove si vuole arrivare? E perchè nessuno ne fa una battaglia nazionale, da vincere, da combattere fino in fondo senza fare nessun prigioniero?
Chi ci guadagna? Perchè qualcuno ci guadagna di sicuro.
Oggi, domani, per tutta la settimana i media ci satureranno il cervello con la violenza del calcio. Se qualcuno ha sbagliato deve pagare, ma per i morti sul lavoro nessuno si indigna, nessuno carica la polizia, nessuna prima pagina. Il calcio è uno strumento di distrazione di massa. Non fa pensare. E’ come il delitto di Perugia, quello di Garlasco o la Franzoni.
Non c’è altra soluzione per il calcio: va chiuso almeno per un anno. Bisogna fermarsi e riflettere. Occuparsi di cose più serie come la morte per motivi di lucro di 1500 lavoratori all’anno.Lucro perchè la sicurezza costa all’azienda molto di più di una causa per un “incidente” sul lavoro.
Bisogna occuparsi della protesta della signora Maria, madre di un operaio romeno, Bogdan Mihalcea, travolto da un'ondata di piena mentre svolgeva la manutenzione di un condotto sotterraneo Dopo sedici mesi l'inchiesta giudiziaria non ha ancora accertato le responsabilità. Maria protesta davanti al Comune di Torino e alla Smat (l'azienda committente dei lavori poi appaltati e subappaltati alla ditta in cui Bogdan prestava servizio in nero). Se non succederà nulla ha detto che si darà fuoco.

domenica 11 novembre 2007

Sul web scoppia la rabbia ultras


ROMA, 11 NOV - "Onore al dj Gabriele", "Assassini" e ancora: "Guardie assassine: 10-100-1000 Raciti". La rabbia degli ultras e' gia' scoppiata sul web. Appena si e' diffusa la notizia dell'uccisione di Gabriele Sandri, l'amarezza dei tifosi si e' scagliata anche contro la memoria dell'ispettore Filippo Raciti, ispettore di polizia ucciso a Catania. Molti i siti che sono stati oscurati dalle stesse tifoserie in segno di lutto: www-aromasololalazio.it scrive: "sito chiuso per lutto. Assassini".

FONTE NOTIZIA: ANSA

Usa: hacker infetta 250. 000 computer


LOS ANGELES, 10 NOV - Ha confessato di avere infettato 250.000 computer: rischia una multa di quasi due milioni di dollari e fino a 60 anni di carcere. E' John Schiefer, un hacker di 26 anni, che ha confessato a Los Angeles di aver carpito le identita' di migliaia di persone intercettando le loro comunicazioni in internet e entrando nei loro conti bancari, oltre ad aver frodato di 19.000 dollari la compagnia di pubblicita' online Simpel Internet, che lo aveva arruolato come consulente.

FONTE NOTIZIA: ANSA

venerdì 9 novembre 2007

Download gratis software originali per Nokia - Symbian

E' un servizio partito di recente quello di nseries.com, raggiungibile direttamente dal dispositivo Nokia serie N, è disponibile il download diretto di diverse applicazioni freeware e non.
Per chi possiede una connessione flat, o magari si connette via lan, sarà sicuramente interessante scoprire nuove applicazioni, come ad esempio: fring, jajah, iSkoot, EQO mobile: per citarne alcune dedicate a voip e chat.

La vastità di programmi scaricabili è davvero notevole, tra le altre utilità troviamo i vari lettori di codici testuali 2D molto utilizzati per linkare siti internet, Mobile Gmaps che permette di sfruttare diverse cartografie, tra cui quelle di Yahoo e di Windows Live Maps, per farle interagire con un eventuale modulo gps.

Naturalmente, tra le tante presenti (sono davvero tante!), trovano posto anche tutte le applicazioni prodotte da Nokia, quali: Maps, il navigatore gratuito (se usato senza indicazioni vocali) con mappe gratuite, e l’utilissimo strumento Mobile Search per ricerche online di ogni genere, ma soprattutto per quelle “locali” ovvero la ricerca sul proprio telefono di immagini, foto, video, messaggi e files in base alle parole chiave digitate.

Per quanto riguarda la sezione dei software a pagamento, meritano di essere segnalati Handy Taskman e Officesuite 4, rispettivamente un semplice taskmanager con la particolarità di avviare i softwares più utilizzati semplicemente digitando le lettere del loro nome, e -il secondo- un’ottima suite per la visualizzazione e modifica dei documenti Word, Excel e Powerpoint.
Infine, sono presenti vari links ai portali più in voga per il foto/video sharing come flickr e youtube mobile.

Buon download a tutti per i vostri cellulari :)

Fring - Il voip per Symbian


Fring è un software che permette di sfruttare la connessione internet mobile del proprio telefono 3G per effettuare chiamate VoIP, inviare send instant messages e comunicare anche con utenti Skype and Google Talk.

E' ancora in versione beta e supporta
solo alcuni modelli di smartphone Nokia:
6630, 6680, 6681, 6682, N70, N72, N90.

Attenzione, le chiamate tra utenti fring sono gratuite, e non vengono addebitate chiamate di fonia, ma addebito traffico dati si.
Quindi la connessione internet si paga!
Informatevi prima dal vostro gestore telefonico qual'è la tariffa dati
(di solito traffico in Kbytes) potreste accorgervi di pagare più di una normale telefonata.

A meno che non abbiate una tariffa dati flat (ancora poco usata in Italia)
sfruttare il voip in mobilità è ancora prematuro.

Potete scaricarlo direttamente sul vostro smartphone via sms seguendo
3 semplici passaggi che trovate sul sito ufficiale

Cosa non va bene in Microsoft Windows Vista?


Il nuovo sistema operativo Windows Vista di Microsoft è un enorme passo indietro per la libertà dell'utente.

Generalmente il software consente di fare di più con il proprio computer. Vista, invece, è progettato per limitare ciò che l'utente può fare.
Vista utilizza nuove forme di "Digital Rights Management (DRM)" [Gestione dei diritti digitali - ndt]. Il DRM potrebbe essere chiamato in maniera più accurata "Digital Restrictions Management" [Gestione delle restrizioni digitali - ndt] poiché è una tecnologia che le grandi multinazionali dei media e dell'informatica stanno provando ad imporre a tutti, in maniera da avere il controllo su come gli utenti utilizzano il loro il computer.

L'esperto di sicurezza Bruce Schneier lo spiega in modo conciso:

"Windows Vista include un insieme di 'caratteristiche' indesiderate. Tali caratteristiche rendono i computer meno affidabili e meno sicuri. Rendono i computer meno stabili e più lenti. Creano problemi per il supporto tecnico. Possono perfino richiedere un aggiornamento di alcune periferiche e del software già presente. E non fanno niente di utile. Infatti operano contro l'utente. Sono le funzionalità di digital rights management (DRM) cablate dentro Vista che operano secondo le direttive dell'industria dei contenuti digitali - e non possono essere rifiutate."

Il DRM dà potere a Microsoft ed alle aziende dei media.
Decidono quali programmi l'utente può o meno usare sul proprio computer
Decidono quali funzionalità del computer o del software l'utente può utilizzare in ogni momento
Forzano l'utente ad installare nuovi programmi anche se non vuole (ovviamente pagando per tale privilegio)
Limitano l'accesso da parte dell'utente a determinati programmi e perfino ai propri file di dati

Il DRM è implementato per mezzo di barriere tecnologiche. Anche se l'utente prova a fare determinate operazioni il computer non glielo permette. Per renderlo possibile, il computer deve controllare costantemente cosa sta facendo l'utente. Tale controllo utilizza potenza di calcolo e memoria ed è in buona sostanza il motivo per cui Microsoft invita all'acquisto di hardware nuovo e con prestazioni più elevate per poter far funzionare Vista. Vogliono far acquistare nuovo hardware non perché l'utente ne abbia bisogno, ma perché ne ha bisogno il computer per essere più efficiente nel limitare ciò che l'utente può fare.

Microsoft ed altre aziende del settore informatico talvolta si riferiscono a tali restrizioni come "Trusted Computing" [informatica fidata - ndt], poiché esse sono progettate per fare in modo che il computer smetta di aver fiducia nell'utente ed inizi ad aver fiducia in Microsoft. Tali restrizioni potrebbero essere chiamate in maniera più appropriata "Treacherous Computing" [informatica infida - ndt].

Anche se si acquista Vista in maniera legale, non lo si possiede (controlla - ndt).

Windows Vista, come le precedenti versioni di Windows, è software proprietario: concesso all'utente con una licenza che limita severamente il modo in cui può essere utilizzato, e senza il relativo codice sorgente, cosicché nessuno tranne Microsoft può cambiarlo o persino verificare cosa faccia effettivamente.

Microsoft lo dice al meglio:

"Il software è concesso in licenza, non venduto. Questo accordo concede alcuni diritti sull'uso del software. Microsoft si riserva tutti gli altri diritti. A meno che le leggi applicabili non concedano maggiori diritti rispetto a questa limitazione, è concesso utilizzare il software soltanto per quanto è espressamente permesso da questo accordo. Facendo questo, si deve accondiscendere a qualsiasi limitazione tecnica presente nel software che permette di essere utilizzato soltanto in certi modi."

Per renderlo ancora più confuso, versioni differenti di Vista hanno restrizioni diverse. È possibile leggere tutte le varie licenze su http://www.microsoft.com/about/legal/useterms/default.aspx

Leggere le licenze costa fatica, e questo è il motivo per il quale spesso le persone non le rifiutano. Ma se non iniziamo a rifiutare quelle a nostro danno, perderemo libertà preziose. Ecco qui alcune delle ridicole restrizioni che si possono incontrare leggendo quelle di Vista:
Se si è ottenuta una copia di Vista assieme all'acquisto di un nuovo computer, quella copia di Vista può essere usata legalmente soltanto su tale macchina, per sempre.
Se si è acquistato Vista in un negozio e lo si ha installato su una macchina che già si possedeva, si deve cancellarlo completamente da quella macchina prima di poterlo reinstallare su di un'altra.

Si concede a Microsoft il diritto, per mezzo di programmi come Windows Defender, di cancellare dal proprio sistema programmi che esso ritiene essere spyware.
Si acconsente di essere spiati da Microsoft, per mezzo del sistema "Windows Genuine Advantage". Tale sistema prova ad identificare istanze di copie che Microsoft ritiene essere non legittime. (Sfortunatamente uno studio recente indica che questo sistema ha già fallito in più di 500.000 casi.)

Il software libero, come GNU/Linux, non richiede che l'utente acconsenta a tali assurdi termini di licenza. È detto software libero anche perché l'utente è libero di farne quante copie vuole e di condividerle con chiunque. Nessuno controllerà cosa farà l'utente o l'accuserà ingiustamente di essere un ladro.

Cosa si può fare per proteggere la propria libertà.

C'è una battaglia in corso tra quelli che credono nella libertà e le grandi aziende come Microsoft che vogliono ottenere un vantaggio togliendo tali libertà. Il DRM e assurde licenze sono al centro di questa battaglia. Chiunque lo desideri è inviato ad unirsi a noi dalla parte della libertà dicendo NO non solo a Windows Vista ed altri prodotti contenenti DRM, ma al software proprietario in generale. Al suo posto è consigliabile utilizzare software libero non-DRM come il sistema operativo GNU/Linux. In questo modo è possibile continuare ad utilizzare il proprio computer stando sicuri che i propri diritti e la propia libertà non saranno limitati né adesso né in futuro.

....vi basta questo post per capire cosa non va bene di Windows 's'Vista?? :)
....pensateci!!!
COMMENTI BEN ACCETTI!

Non lo sa nessuno ... ( Romano Prodi)



Valium Prodi è finito sulla prima pagina del Financial Times in un articolo dal titolo: "Prodi says Romanian influx took EU by surprise". Alla domanda sul numero di ingressi di rumeni in Italia dal 1° gennaio 2007 Valium ha risposto: "Nobody knows" (Non lo sa nessuno).
Prodi risponde invece benissimo sul numero delle aziende italiane che hanno investito in Romania. Lo ha sulla punta della lingua: 22.000 imprese italiane che danno lavoro a 600.000 rumeni.
Che risposte, che stile, che valium.
All'inizio dell'anno l'Italia ha aperto le frontiere a Bulgaria e Romania, gli altri grandi Paesi europei le hanno chiuse con la moratoria. Il risultato è che i flussi sono arrivati tutti in Italia.
Non è stato chiesto a Prodi quanti bambini vivono nei campi rom e da dove vengono. La sua risposta sarebbe comunque stata: "Nobody knows".
L'organizzazione "Troviamo i bambini" mi ha chiesto di pubblicare questo appello:

"In questi giorni è stato approvato il Decreto Legge sull’espulsione dei Comunitari…
In molte città sono pronti a smantellare i campi nomadi…

MILANO(…) Decine di baracche abusive, appoggiate una sull’altra, abitate da più di duecento persone. I bambini vestiti di stracci giocano nel fango, mentre i genitori seduti per terra bevono vino al cartoccio e contano i soldi delle elemosine.
«Io sto qui da tre mesi. Qui è uno schifo, non c’è acqua, non posso lavare i miei bambini, non c’è corrente – racconta una donna.(…)In via Silla, stessa situazione. Alcune baracche abusive sono abitate da jugoslavi. Dall’altra parte della strada, invece, nascosta in un boschetto, la “casa” di un’altra famiglia rom: due materassi marci di muffa sono l’unico comfort, l’aria dentro la baracca è irrespirabile.
Il degrado domina anche in via de Pisis. Vicino a un parchetto dove i genitori portano i bambini a giocare è sorta una piccola baraccopoli. «Saremo una quarantina di persone - dice una mamma rom di trentotto anni -, soprattutto bambini».
Un paesaggio surreale, un pezzo di terzo mondo che ha trovato sistemazione, abusiva ovviamente, nel primo. Le baracche sono tuguri umidi e maleodoranti. Una bambina si butta su un materasso gettato nel fango, tutto attorno è emergenza sanitaria.
La cucina è una griglia improvvisata in mezzo ad una discarica a cielo aperto: fango, escrementi umani ovunque e un cimitero di rifiuti arrugginiti. (…)"

Se solo venisse denunciato da chiunque un decimo di quello che avete letto, che però riguardasse “bambini italiani”, i bambini verrebbero immeditamente portati via dagli assistenti sociali… Di questi bambini invece, NON IMPORTA NIENTE A NESSUNO…In un nostro articolo che titolava “ZINGARI”, ( che vi consigliamo caldamente di rileggere) questo Comitato denunciava che da una segnalazione fatta alla Questura di Bologna dalla nostra Ambasciatrice Dott.ssa Maria Rosa Dominici , si scoprì che in varie famiglie nomadi della stessa città:

Su 11 bambini
3 erano realmente i figli dei genitori…
5 erano “in affitto”…
e dei restanti 3 non si sapeva nulla…
Quindi partendo da questa esperienza questo Comitato, lancia un appello alle AUTORITA’ COMPETENTI:
Mentre “smantellate” fate un controllino anche sui loro bambini ?
Vogliamo controllare gentilmente se quelli che hanno sono i loro?
E se risulterà che “alcuni” non saranno i loro, porre loro una domandina semplice semplice tipo:
“Dove hai trovato questo bambino/a?”
E se risulteranno i loro, che fine faranno?
I bambini NON DELINQUONO, i bambini sono vittime…
Questo appello viene “lanciato” :
Al Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano
Al Presidente della Camera On. Fausto Bertinotti
Al Presidente del Senato On Franco Marini
All’ UNICEF
All’ ONU
Ad Amnesty International


FONTE NOTIZIA: BeppeGrillo.it

giovedì 8 novembre 2007

Recuperare password utenti Windows !!!


A volte può succedere di dimenticarsi la password su Windows,anche quella di amministratore a volte :D....
ma ecco che può esserci utile usare un programma semplice semplice.... Ophcrack
Ophcrack è un software freeware e opensource, che gira tranquillamente su Windows, Mac e Linux.
Questo ottimo programma da la possibilità di recuperare password di qualsiasi utente windows(XP e/o Vista).
Tra le varie versioni io consiglio la versione LiveCD chiamata “Ophcrack LiveCD” che consente di eseguire il programma, caricato su Sistema Operativo Linux SLAX 6, versione
LiveCD caricata su CD che non necessita di essere installata, ma viene eseguita, all’avvio
del pc, unicamente sulla memoria RAM :)
Per utilizzare questa verione è sufficiente
- Andare sul sito del progetto («CLICCA QUI»)
- scaricare la versione più aggiornata
- masterizzare la .iso su cd
- inserire il cd all’avvio del pc di cui si devono ritrovare le password

Sarà sufficente seguire la procedura a video per fare il 'login' su slax e in seguito sarà possibile avviare il programma in questione per poter recuperare la password che ci interessa.
Ricordo inoltre che il programma è unicamente in inglese ma con una grafica semplicissima e intuitiva per qualsiasi utente,anche principiante!

Buon recupero password a tutti!!

Inviare SMS Anonimi !!!


Molte volte mi sento dire da alcuni utenti se è possibile mandare SMS con il cellulare in modo "anonimo",
e la risposta è.......ma certamente!
Lo si può fare solo con due gestori telefonici,ossia TIM e WIND,e la procedura è abbastanza semplice.

Procedura con gestore TIM:

creare un nuovo messaggio e inserire nel testo del messaggio quanto segue:

ANON[spazio]NUMERO DEL DESTINATARIO[spazio][testo del messaggio]

Ad esempio:

ANON 333333333 Sai chi sono?:)

(ovviamente ho messo un numero a caso)
A questo punto, invia l’SMS appena scritto al numero 44933. Il costo di ogni SMS anonimo mandato con questo servizio è di 30,98 centesimi di euro IVA compresa. Il destinatario che riceve il messaggio anonimo non può rispondere a quest’ultimo.

Procedura con gestore WIND:

creare un nuovo messaggio e inserire nel testo del messaggio quanto segue:

*k[spazio]k#s[spazio][testo del messaggio]

Ad esempio:

*k k#s ciao..non sai chi sono :D

Il costo di ogni SMS anonimo mandato è di 15 centesimi di euro IVA compresa. Il destinatario dell’SMS anonimo, anche se non può risalire a chi lo ha mandato, può rispondere all’SMS anonimo.

Adesso però segnalo anche come disattivare la ricezione di SMS anonimi! :D
Se qualcuno ti importuna con degli SMS anonimi, possiamo chiamare i servizi clienti di TIM (119) o Wind (155) e inibire, gratuitamente, la ricezione degli SMS anonimi. Per avere altre informazioni sugli SMS anonimi, consultate «queste pagine del sito di Wind» o «queste del sito di TIM».

ATTENZIONE! Questo post è solo a scopo "informativo",non mi assumo nessuna responsabilità sull'uso che possiate farne di questa informazione.

Pirate Bay rinuncia a BitTorrent



Roma - Forte dell'invidiabile seguito di una media di 1,5 milioni di visitatori al giorno, The Pirate Bay medita vendetta contro Bram Cohen e la sua BitTorrent Inc., "venduta" alle major per il vile denaro e la garanzia di non finire nel tritacarne legale che Hollywood è solita usare quando si tratta di difendere i materiali di sua "proprietà".

Del progetto di P2P "sicuro" a cui lavora la Baia si parla da tempo ma ora emergono nuovi dettagli: Secure P2P, questo il nome provvisorio del progetto, è il tentativo di sviluppare un protocollo di condivisione di nuova generazione partendo da BitTorrent, compatibile con quest'ultimo ma capace nel contempo di risolvere i suoi problemi legati alla sicurezza e alla riservatezza dello scambio dati per mezzo dei famigerati tracker e .torrent.

Per i fondatori di The Pirate Bay, l'essersi accordati con le major porterà prima o poi BT a "fare qualcosa di stupido" che renderà di certo più difficile la vita ai numerosissimi torrentisti che frequentano la Baia, adusi a scambiarsi materiale perlopiù illegalmente. Secure P2P potrebbe entro l'anno prossimo già vedere la luce. I bucanieri della Baia - al contrario di BT Inc., che ha sostanzialmente "chiuso" il codice del protocollo - continuano a voler trarre forza dalla natura collaborativa e trasparente dell'open source.
E BitTorrent Inc. cosa pensa di tutto questo? "Non ci importa per niente", dice Ashwin Navin, presidente e co-fondatore della società, che snocciola numeri sul successo dell'attuale versione del client - ancora disponibile in due tronconi differenziati di codice, l'una commerciale e l'altra per la community open - e considerazioni del tipo "la comunità pirata non ci ha mai dato un penny".

Per Eric Garland, CEO di BigChampagne, l'importanza dell'iniziativa è invece palese: "Sicuramente i futuri sviluppi saranno incentrati su cose che non portano beneficio ai pirati" dice Garland in riferimento al software di BitTorrent Inc., prevedendo poi che è solo questione di tempo prima che qualcuno sviluppi un protocollo più avanzato ed efficace del suddetto da usare per il file sharing. Dimostrare che tale nuova meraviglia tecnologica possa nascere nella fredda Svezia dal cuore P2P sta ora ai pirati.

Fonte notizia: Punto-Informatico

mercoledì 7 novembre 2007

Sidux: ottima distro Linux !!


Sidux è una distribuzione basata su Debian Sid (quindi unstable :D)
Usa le stesse repositories di Debian più una propria.
La domanda quindi che sorge naturale è in cosa si differenzia da Debian stessa e da altre derivate (tipo Ubuntu) e per quale motivo dovrebbe essere migliore.

La risposta è molto semplice.
Sidux è una Debian. Intendo dire che è compatibile al 100% con Debian. Ha la stessa filosofia e usa gli stessi pacchetti. Ma ha anche qualcosa in più.
Rispetto a (K)Ubuntu la differenza è sostanziale. (K)Ubuntu non è ormai più compatibile con Debian e sta andando per la sua strada.

Vediamo quel 'qualcosa in più' di cui ho parlato più sopra.
Uno dei motivi per cui Debian viene trascurata dai nuovi utilizzatori di Linux è che, a torto o a ragione, viene reputata troppo difficile da installare e da mantenere.
In effetti Debian richiede l'utilizzo spesso e volentieri di comandi da console o l'editare di file di configurazione.
Sidux ha una serie di scripts che facilitano moltissimo la vita a chi l'utilizza.
Per installare quindi tutto ciò che serve per ascoltare musica e vedere filmati (anche DVD) è necessari aggiungere manualmente un paio di repositorie extra.
Per aggiungere i repository basta con un qualsiasi editor ditesto,aggiungere al file /etc/apt/sources.list un paio di righe.
Qui di seguito i repository:
deb http://ftp.it.debian.org/debian/ sid main non-free contrib
deb-src http://ftp.it.debian.org/debian/ sid main non-free contrib

deb http://ftp.it.debian.org/debian/ testing main non-free contrib
deb-src http://ftp.it.debian.org/debian/ testing main non-free contrib

deb http://ftp.it.debian.org/debian/ experimental main non-free contrib
deb-src http://ftp.it.debian.org/debian/ experimental main non-free contrib

deb http://sidux.com/debian/ sid main contrib non-free firmware fix.main fix.contrib fix.non-free
deb-src http://sidux.com/debian/ sid main contrib non-free firmware fix.main fix.contrib fix.non-free

deb http://download.tuxfamily.org/myberyl/shame/debian-sid/beryl-svn/unstable-daily/ ./

deb http://mirror.home-dn.net/debian-multimedia/ sid main
deb-src http://mirror.home-dn.net/debian-multimedia/ sid main

deb http://www.debian-multimedia.org/ sid main

Per installare Sidux è sufficente scaricare il liveCD da «questo link» e utilizzare l'utility di installazione.
Una volta installato il tutto consiglio vivamente di installare anche lo script du-fixes-h2.sh che faciliterà l'aggiornamento dell'intero sistema....
basta spostare in /usr/local/bin/ lo script poi eseguirlo direttamente da terminale come utente root con il comando:

/usr/local/bin/du-fixes-h2.sh

In pratica questo script fà in modo che non possano succedere casini con i vari gestori Synaptic o Adept (a volte fanno dei piccoli danni al sistema se nn usati egregiamente!),quindi ritengo che sia meglio usare lo script in questione.
In piu è possibile leggere il «manuale» si Sidux che aiuterà moltissimo per qualsiasi problema.
Concludo con il dire che questa distro è come tutte le altre derivate-Debian,quindi una volta installate non si tolgono piu per la loro velocità e stabilità.
Consiglio a tutti sia esperti che principianti di provarla assolutamente!

Buon Linux a tutti..........Commenti ben accetti :D

domenica 4 novembre 2007

Box.net - Hosting per i tuoi file,GRATUITO!


Salve a tutti....
ora vi parlo di un altro servizio GRATUITO di Hosting per i vostri files.
Si tratta di Box.net che trovate a «questo link»
Su tale sito possiamo creare il nostro account gratuito e avere a disposizione 1GB di spazio per i nostri files.

Buon upload a tutti :D

COMMENTI BEN ACCETTI

Hosting dei tuoi file con FILEDEN!



Oggi vi voglio parlare di questo servizio di hosting per i vostri file.
Il servizio è gratuito e permette di creare un account (in stile web2.0),facilissimo da usare per condividere files con i tuoi amici e conoscenti. FileDEN consente ai suoi utenti un link diretto ai propri files dando l'opportunità di postare o usarli nella propria pagina web in mancanza di spazio hosting, sul proprio myspace o su qualsiasi altra community.
Dopo aver creato un account 'GRATUITO',fileden ci permette di avere uno spazio di 500MB dove poter mettere i nostri files.
Per creare un account andate a «questo link»
dopodichè cliccate su "create account" (lo vedere all'incirca in mezzo alla pagina appena aperta),
cliccato quello allora nella pagina successiva cliccare su 'Select this plan' sotto il profilo "Free Account".
Poi saremo indirizzati nella pagina dove mettere i nostri dati personali.
Finito quello allora potremo cominciare a Uplodare i nostri files direttamente nel nostro spazio gratuito appena creato.

Per qualsiasi problema non esitate a chiedere!

COMMENTI BEN ACCETTI

sabato 3 novembre 2007

GRAZIE A TUTTI!

Oggi mi è arrivata una mail molto interessante e che sinceramente non mi aspettavo :)
in cui si attesta un riconoscimento verso questo Blog....il "TRAIPRIMI10 AWARD"
Riporto qui il banner che mi e' stato consegnato direttamente dal sito Net-Parade.it:



A «questo link» potete vedere proprio il riconoscimento ricevuto.

Voglio ringraziare tutti i visitatori di questo Blog che mi hanno fatto ricevere questo
riconoscimento!

GRAZIE A TUTTI!!

😁 Vedere canali digitale terrestre senza antenna Tv 😁

 Salve a tutti, in questo articolo voglio spiegarvi come vedere i canali italia TV del digitale terrestre anche senza avere un antenna TV. P...